Season of the Witch (2011)

http://www.imdb.com/title/tt0479997/

L'ultima stronzata che vede come protagonista il blasonato Nicola Gabbia, aka Nicholas Cage, è, sorpresa sorpresa, una stronzata pazzesca.

Il film si apre con un processo contro 3 streghe. Però impiccarle e lasciare i corpi immersi nell'acqua del fiume non è abbastanza per il prete incaricato di processarle. Deve pure ripescare i corpi e celebrare un certo rito che si trova descritto nella leggendaria “Clavicola di Salomone”. Lasciato da solo dai soldati dal braccio secolare, che non ne vogliono sapere di ripescare i corpi dal fiume giusto per lo sfizio del prete, il sacerdote ne ripesca due e completa il rito. Il terzo non va a buon fine. Le streghe erano, orrore orrore, streghe per davvero. La terza infatti è ancora viva, brucia il libro, ammazza il prete e se ne va.

Il tutto giusto per cominciare bene.

Poi ci spostiamo in Terra santa, dove Nicola Gabbia e Ron Perlman sono due indomiti crociati (pensa un po' che sorpresa), che dopo un decennio di massacri di infedeli alla fine si stufano di uccidere donne, vecchi e bambini e disertano. Già, pare che siano un po' duri di comprendonio, però alla fine ci arrivano, eh.

Dopo la diserzione intraprendono il lungo cammino per tornare a casa (dove? boh, non si capisce), imbattendosi in villaggi distrutti dalla peste. In una città vengono riconosciuti (incredibile come le notizie viaggino in fretta, senza telegrafo, radio o burocrazia, forse c'era già allora l'Interpol) e arrestati.

Per farla breve, alla fine accettano di scortare una strega (accusata di diffondere la peste) in un convento di frati non si sa quanto distante, tra Austria e Ungheria, in cambio della libertà. La strega (accidenti, che colpo di scena) in realtà non è una strega, come le tre poveracce dell'inizio del film, ma un demone, se non il diavolo in barba e capelli (ops, in corna, coda e ali). Scontata la fine, con Nicola e il suo robusto compare che salvano il mondo, l'universo e tutto.

Dire che questo film non convince è poco. Poco credibile il Nicola (il quale dovrebbe recitare solo in film dove fa la figura del povero deficiente o almeno in film in cui non si prende troppo sul serio), risibile l'ambientazione, noiosa la storia. Ok, doveva essere un film senza pretese, ma non fa ridere, né la scenografia è degna di essere ricordata. Da perdere, senza dubbio.