Robert Shea e Robert Anton Wilson, Illuminatus!, 1975

Il romanzo è diviso in tre volumi (è infatti una trilogia), tutti e tre pubblicati dalla Shake edizioni: L'occhio nella piramide, La mela d'oro e Il Leviatano, per complessive 700 pagine. E sono decisamente troppe.

Il romanzo parla di un sacco di cose nella maniera più confusa e intricata possibile, partendo dai complotti e dalle cospirazioni fino ad arrivare alla politica e alla filosofia orientale, il tutto amalgamato nel tempo e nello spazio con massicce dosi di LSD e hashish, creando uno stile davvero trippy... Peccato che si stenti a seguire il filo.

Le varie voci narranti (o la voce narrante) si mescolano e si sovrappongono... OK, il tentativo è chiaro e non privo di un certo fascino... però, ragazzuoli, 700 pagine tutte così è un po' dura. Forse un tentativo di riscrivere in chiave pop americana l'Ulisse di Joyce? Chissà... forse sì (e vorrei sapere in quanti l'hanno letto tutto e ci hanno capito qualcosa).

Certo non mancano gli spunti notevoli e a tratti simpatici e/o divertenti. Alcune riflessioni non sono affatto scontate. Però il giudizio non cambia.

Nonostante la folta schiera di ammiratori e fan, questo testo è decisamente troppo americano e troppo lungo. Dico “troppo americano” perché i riferimenti alla vita politica/culturale americana sono troppi (le note fornite dalla Shake edizione non bastano certo a colmare il distacco) e rendono la lettura per un non-americano (nonostante l'osmosi quotidiana con la cultura, la pseudo-cultura e lo stile di vita americani) non agevole. Ed è troppo lungo. Se il volume fosse stato contenuto nelle 300 pagine, sarebbe stato notevole. Così, purtroppo, non me la sento di consigliarlo a nessuno e dopo una ventina d'ore di lettura (nonché una trentina di euro lasciati all'editore) ho come l'impressione di aver preso un bidone. Una cospirazione internazionale? Ai posteri l'ardua sentenza.

Piuttosto, sullo stesso genere (cospirazioni, occultismo e affini), mi sento di consigliare il godibilissimo Umberto Eco, Il pendolo di Foucault (giravano voci che Eco si fosse ispirato a questa trilogia, non so, può essere).


MelmothX